Dove trovo nuovi libri

Uno dei piaceri più acuti nella vita di un lettore, per quello che mi riguarda, è andare a caccia di nuovi libri. Si tratta di un’attività tanto intrigante quanto lo è la lettura in sé. E poi…si tratta di un’attività sostanzialmente interminabile. E’ come il filo di Penelope, o le puntate di Beatiful.

Là fuori, da qualche parte, c’é di sicuro un libro che fa per noi, il che non significa che sia solo scritto in modo tale da intrigarci, ma anche che si addice al momento emotivo che stiamo vivendo. Il nostro compito consiste solo nello scovarlo. E qui sta il difficile, almeno per me.

Perché diffido delle recensioni dei lettori su Amazon, delle rubriche di libri sui quotidiani, che mi paiono sempre scrittre da recensori che non hanno mai neppure sfogliato il libro di cui parlano, e poi perché in genere mi piace bazzicare letture non proprio mainstream.

Grazie al cielo c’é Internet. E, come mi sono ritrovato a dire spesso negli ultimi anni, se Internet, così come la intendiamo ora, ci fosse stata nei miei anni del liceo, forse la mia vita sarebbe stata diversa. Non so se davvero migliore, ma di certo diversa, perché la facilità di reperire testi, e di essere anche solo informato della loro esistenza, sarebbe stato di certo un valore aggiunto nella vita di un giovane abitante di una città di provincia.

E allora, dove vado a caccia oggi, di nuovi titoli da infilare nel mio carniere dei libri da leggere?

Potrei parlarne in qualche post. Questo, ovviamente, è il primo di una ipotetica serie.

Partiamo da una rubrica che ho scoperto di recente, pubblicata sul blog dell’editore Tor.com e tenuta, più o meno regolarmente, dall’autrice Jo Walton.

Dopo aver letto la scorsa estate il suo Among Others, vincitore del premio Hugo, mi sono appassionato alla Walton e ho incominciato a seguirne le tracce su internet, fino a scovare questa sua rubrica, che riepiloga le sue letture del mese.

“Jo Walton Reading list …..” è ormai diventato per me un appuntamento imperdibile. La Walton in un mese legge più o meno quello che io riesco a leggere in un anno, ossia circa una ventina di libri, e di ciascuno di essi fornisce una sintetica recensione. Tra le sue liste ho trovato molti spunti per nuove letture e soprattutto molti nomi di autori che non avevo neppure mai sentito.

Ogni articolo della Walton non solo è brillante e spiritoso, ma trasuda di passione. E se un libro le piace, di solito significa che merita di essere letto.

In più, la Walton è diventata anche teorizzatrice di una particolare categoria di libri, ossia di quelli graziati da una qualità da lei battezzata “grabbiness”. Si tratta, in parole povere, dei libri che non si riesce proprio a mettere giù. E questo mese, oltre alla sua consueta “list”, possiamo trovare un bell’articolo con un nutrito elenco di libri “grabby”.

Quindi, se anche voi siete cacciatori di nuove letture, qui potete trovare pane per i vostri denti. Di seguito i link a un paio degli ultimi articoli della Walton. Sono certo che gli altri li potrete trovare da soli.

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